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Il contesto

L’Istituto Comprensivo di Govone, situato nel Roero, comprende 12 plessi: 5 di scuola dell’Infanzia, 5 di Primaria, 2 di Secondaria di I grado. La popolazione scolastica ha subito un lieve calo demografico; tuttavia il numero degli allievi per classe è in aumento nelle scuole primarie di Govone e Magliano Alfieri. Gli allievi sono 849 provenienti da 6 comuni cuneesi ed il 9% da comuni astigiani. I dati relativi alla disoccupazione sono inferiori alla media nazionale, a quella regionale e relativa al Nord-Ovest. Gli immigrati sono il 12%, i dati relativi dimostrano stabilità residenziale ed occupabilità discrete, con figli già scolarizzati dalla scuola dell’Infanzia ed un’accettabile padronanza nella lingua nazionale. Le famiglie possono disporre di un’ampia gamma di attività educative e servizi extra-scolastici che consentono l’arricchimento formativo, la personalizzazione degli apprendimenti, la riduzione dell’indice di dispersione e la limitazione delle situazioni di svantaggio socio-culturale.

La progettazione delle attività didattiche si è posta come obiettivi strategici lo sviluppo delle competenze di base, la riduzione dell’insuccesso scolastico con il contenimento delle ripetenze, l’approccio inclusivo rivolto a tutti gli studenti e l’innovazione metodologica, aspetti che hanno consentito di incrementare la motivazione degli allievi meno interessati e partecipi. I dati concernenti il livello reddituale, secondo le stime ESCS, tra le classi 5^della scuola primaria e le classi terze della scuola secondaria appaiono abbastanza omogenei: il primo risulta alto, mentre il secondo è medio-alto. Una certa vulnerabilità si riscontra soprattutto nelle aree abitative che gravitano lungo la statale SS 231, in quanto occupate da famiglie con situazioni a volte precarie. Inoltre sono presenti nuclei familiari in conflitto o separati che creano problematiche emotivo-relazionali sempre più accentuate negli studenti. Il clima di incertezza economica e sociale ha avuto come conseguenza l’incremento di famiglie in situazione di disagio. Permangono situazioni individuate come bisogni educativi speciali dagli organi collegiali interni, consigli di classe e di interclasse, determinando lo sviluppo di pratiche formative ed educative mirate all’inclusione e al miglioramento del clima educativo generale. È stata attivata anche una serie di azioni di supporto psicologico sia rivolto ai singoli, sia alle classi per recuperare la capacità di stare assieme e di instaurare rapporti positivi con i coetanei e con le figure adulte.

Attualmente gli strumenti tecnologici, utilizzati durante l’emergenza e la DAD, fanno parte della pratica didattica quotidiana in tutti gli ordini. Poiché l’istituto è incuneato tra le province di Cuneo ed Asti, si registrano disparità di qualità ed impiego delle risorse tra una provincia e l’altra con un netto svantaggio per il territorio astigiano. Anche il comune di Alba e le ASL di competenza hanno limitato gli interventi a favore dei minori.